Da miniera di lignite utilizzata per produrre energia a miniera di opportunità per generare sviluppo per il territorio: è questo il futuro che Enel intende dare al sito di Santa Barbara.
La miniera, che per circa mezzo secolo ha rifornito l’omonima centrale Enel da alcuni anni convertita in un moderno impianto a ciclo combinato secondo i migliori standard ambientali, non è più utilizzata dal 1994 ed è già al centro di un progetto di recupero e riqualificazione che, grazie alla collaborazione tra Regione Toscana, Comuni ed Enel, costituisce uno dei piani di riassetto ambientali più importanti d’Italia. Nel 2017 Enel ha però deciso di andare oltre il percorso già avviato e di integrarlo con il progetto “Futur-e”, il programma lanciato dall’azienda per riqualificare i siti di 23 centrali termoelettriche che in diverse parti d’Italia hanno concluso il loro suolo nel sistema energetico o stanno per farlo. Futur-e nasce per trasformare la chiusura degli impianti in nuove opportunità per i territori che le ospitano, attraverso soluzioni da valutare insieme alle comunità locali sulla base di criteri di sostenibilità, grado di innovazione e circolarità, e che siano in grado di generare valore condiviso. Un metodo che verrà applicato anche per l’ex miniera di Santa Barbara, mentre la centrale rimarrà pienamente operativa a disposizione del sistema elettrico nazionale. Il cammino è già iniziato: con il supporto del politecnico di Milano, degli stakeholder del territorio e di altri partner autorevoli e qualificati, sono stati definiti i possibili scenari di sviluppo dell’area, in maniera compatibile e integrata con i progetti già esistenti e sulla base di studi del contesto economico, dei piani urbanistici, dei fondi per il territorio e delle aspettative delle comunità locali. Gli scenari proposti verranno sviluppati, tra l’altro, con il coinvolgimento del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Firenze, coinvolgendo studenti internazionali di architettura e urbanistica. Sulla base di queste attività verranno lanciati concorsi di progetti, che ririguarderanno specifiche unità dell’area e specifici ambiti d’intervento. I partecipanti verranno supportati per lo sviluppo delle proposte progettuali e per la predisposizione di un business plan, che verranno nuovamente poste al vaglio di Enel, territorio e mondo accademico. Il primo scenario, “Parco cicloturistico”, prevede la creazione di un parco che integri più attività facendo dell’area un luogo di eccellenza e punto di riferimento per vacanze, sport, tempo libero, benessere fisico, ma anche per la sperimentazione nel campo della mobilità sostenibile. Il secondo scenario è il “Parco agricolo e artistico”, con presenza di boschi, coltivazioni, attività di ricerca e spazi dedicati all’arte. Il terzo, “Ricerca nel campo della geologia e delle attività produttive innovative”, propone di dar vita ad un polo di eccellenza nei settori delle geotecnologie, geofisico e sismico, collaborando con il mondo universitario e con l’Incubatore del territorio. Alcune proposte sono comuni a tutti gli scenari di sviluppo: la creazione di un museo dell’energia diffuso, l’apertura ad eventi artistici, la valorizzazione di eccellenze locali, la realizzazione di aree turistiche e di osservazione e la valorizzazione dei laghi per attività di pesca e balneazione. Nel 2019 verrà lanciato un concorso di progetti, che riguarderà alcune unità dell’area ed ambiti d’intervento definiti in un masterplan che avrà la funzione di linea guida per la riqualificazione dell’intera area. In questo percorso di valorizzazione si inserisce anche la collaborazione con “La Marzocchina” che con i suoi bellissimi percorsi “vintage” alla riscoperta del territorio cuce passato, presente e futuro in una prospettiva che prende il meglio della tradizione e lo innesta in un contesto di innovazione, creatività e sostenibilità ambientale.
di Marco Fragale, Responsabile Enel Progetto Futur-E